domenica 7 agosto 2011

Sherlock Holmes



Sherlock Holmes è un personaggio letterario creato da Sir Arthur Conan Doyle alla fine del XIX secolo, protagonista di romanzi e racconti appartenenti al genere letterario del giallo deduttivo, il cui iniziatore fu Edgar Allan Poe con il suo Auguste Dupin.

Appare per la prima volta in Uno studio in rosso (1887).
Indice


1 Il personaggio
2 Il metodo scientifico
3 Il Canone
4 Elementare, Watson!
5 Onorificenze
6 Opere derivate
6.1 Filmografia
6.1.1 Serie di film con Basil Rathbone
6.1.2 Altri
6.2 Serie TV
6.3 Libri con Sherlock Holmes di altri autori
6.4 Videogiochi
6.5 Librogame
6.6 Animazione
6.7 Personaggi ispirati a Holmes
7 Curiosità
8 Note
9 Bibliografia
9.1 Biografie – Studi critici
9.2 Aspetti scientifici
9.3 Aspetti storico-geografici
9.4 Enciclopedie – Bibliografie
10 Voci correlate
11 Altri progetti
12 Collegamenti esterni

Il personaggio

Comparso in quattro romanzi e cinquantasei racconti, il personaggio è assurto al ruolo di icona della letteratura gialla, superando di gran lunga la fama del suo stesso creatore. Conan Doyle riversa nelle sue storie anche la sua passione per la letteratura del terrore e del mistero, come si deduce dalla lettura del romanzo Il mastino dei Baskerville o il racconto Il vampiro del Sussex.

Le avventure di Holmes sono raccontate, nella loro quasi totalità, dal suo amico e biografo, dottor John Watson, una sorta di alter ego dello stesso Conan Doyle (anch'egli laureato in medicina), che così descrive il detective:
« [...] il suo sguardo era acuto e penetrante; e il naso sottile aquilino conferiva alla sua espressione un'aria vigile e decisa. Il mento era prominente e squadrato, tipico dell'uomo d'azione. Le mani, invariabilmente macchiate d'inchiostro e di scoloriture provocate dagli acidi, possedevano un tocco straordinariamente delicato, come ebbi spesso occasione di notare quando lo osservavo maneggiare i fragili strumenti della sua filosofia. »

(da La scienza della deduzione, secondo capitolo di Uno studio in rosso[1][2])

Holmes risulta quindi essere una persona molto attiva già dalla prima descrizione in cui le sue caratteristiche fisiche ne tracciano un quadro preciso, che verrà poi ben delineato nel corso di questo primo romanzo, Uno studio in rosso, nel quale Holmes dà sfoggio delle sue abilità deduttive, descrivendo minuziosamente la sua attività di consulente investigativo, ovvero di ultima speranza per coloro che sono bloccati in casi apparentemente insolvibili.

Le caratteristiche salienti di Holmes sono però ben riassunte, ancora una volta, dal suo puntuale coinquilino e amico:
« Sherlock Holmes - I suoi limiti

Conoscenza della letteratura - Zero.
Conoscenza della filosofia - Zero.
Conoscenza dell'astronomia - Zero.
Conoscenza della politica - Scarsa.
Conoscenza della botanica - Variabile. Sa molte cose sulla belladonna, l'oppio, e i veleni in genere. Non sa niente di giardinaggio.
Conoscenza della geologia - Pratica, ma limitata. Distingue a colpo d'occhio un tipo di terreno da un altro. Rientrando da qualche passeggiata mi ha mostrato delle macchie di fango sui pantaloni e, in base al colore e alla consistenza, mi ha detto in quale parte di Londra se l'era fatte.
Conoscenza della chimica - Profonda.
Conoscenza dell'anatomia - Accurata, ma non sistematica.
Conoscenza della letteratura scandalistica - Immensa. Sembra conoscere ogni particolare di tutti i misfatti più orrendi perpetrati in questo secolo.
Buon violinista.
Esperto schermidore col bastone, pugile, spadaccino.
Ha una buona conoscenza pratica del Diritto britannico.
Capacità di usare la logica - Ottima. »

In realtà questa lista, compilata da Watson pochi giorni dopo aver conosciuto Holmes, si rivela alquanto fuorviante. In numerosi racconti Holmes rivela di possedere una buona conoscenza della politica (come nel racconto Uno scandalo in Boemia), ma anche di avere un vasto interesse letterario e filosofico, citando numerose volte la Bibbia, Shakespeare e Goethe. Le sue conoscenze in campo pratico sono tali da avergli fatto anche scrivere dei trattati sugli argomenti più vari, come un trattato navale e una monografia sul tabacco (come lui stesso afferma nel racconto Il mistero di Valle Boscombe). Inoltre, come rivelano successivamente gli appunti di Watson, Holmes è un eccellente schermidore e pratica il pugilato a mani nude. Nel racconto "L'avventura della casa vuota", Holmes afferma inoltre di conoscere il bartitsu, un sistema di lotta giapponese derivato dal jujitsu, rendendolo uno dei primi occidentali ad aver praticato le arti marziali orientali.

Una tipica frase (o per meglio dire motto) di Holmes è poi:
« Quando hai eliminato l'impossibile, qualsiasi cosa resti, per quanto improbabile, deve essere la verità. »

(Holmes parlando con Watson in Sherlock Holmes dà una dimostrazione, sesto capitolo di Il segno dei quattro)

In pratica anche se ciò che rimane in una indagine svolta per esclusione può sembrare assurdo, se è l'unica spiegazione logica deve per forza di cose essere quella corretta e solo accurati controlli potranno verificare quanto dedotto. È infatti con Holmes che le tecniche di abduzione, sempre chiamate nel Canone tecniche di deduzione, assurgono al livello di scienza, anche perché l'investigatore, che vive con l'amico in Baker Street, al numero 221B, è ricalcato sulla figura di Joseph Bell, un brillante medico che Doyle conobbe veramente e per il quale, come si può intuire leggendo i resoconti di Watson, provava grande ammirazione a causa delle sue eccezionali capacità deduttive. Doyle conobbe il dottor Bell durante gli studi universitari e ne fu anche assistente per circa un anno, prima di laurearsi. Bell aiutò effettivamente la polizia in alcuni casi (tra i quali quello di Jack lo squartatore) e diede il suo contributo alla nascita della medicina legale.

Altre caratteristiche salienti di Holmes sono la grande conoscenza del tessuto criminale londinese, al cui interno aveva numerosi informatori (in genere ragazzini), e le sue grandi doti trasformiste, che lo aiutano nella raccolta di molte prove per la risoluzione dei suoi complicati (per gli altri) casi.

Tende, poi, a mantenersi lontano affettivamente dalle donne, e questo per mantenere la mente sempre lucida e sgombra da pensieri inutili e svianti ("l'amore è un'emozione, e tutto ciò che è emozione contrasta con la fredda logica che io pongo al di sopra di tutto." da Il segno dei Quattro). Solo nel racconto Uno scandalo in Boemia Holmes mostra di provare una grande ammirazione per Irene Adler, l'unica donna che sia mai riuscita a ingannarlo, ma tale sentimento non può essere definito amore. Nutre, poi, una certa diffidenza sulle tecniche investigative di Scotland Yard, divertendosi alle spalle dell'Ispettore Lestrade pur aiutandolo soprattutto per soddisfazione personale. Ha poi un difetto che, con il prosieguo della serie viene via via cancellato da Doyle: ogni volta che cade in uno stato di inattività, per combatterne la depressione e mantenere la sua mente in movimento, fa uso di cocaina o morfina:
« Sherlock Holmes tolse dalla mensola del caminetto una bottiglia e una siringa ipodermica da un lucido astuccio di marocchino. Con dita lunghe, bianche e nervose, fissò all'estremità della siringa l'ago sottile e si rimboccò la manica sinistra della camicia. I suoi occhi si posarono per qualche attimo pensierosi sull'avambraccio e sul polso solcati di tendini e tutti punteggiati e segnati da innumerevoli punture. Infine si conficcò nella carne la punta acuminata, premette sul minuscolo stantuffo, poi, con un profondo sospiro di soddisfazione, ricadde a sedere nella poltrona di velluto. »

(da Saggio di scienza deduttiva, primo capitolo di Il segno dei quattro)

Successivamente tale dipendenza sarà sostituita dalla pipa (anche in questo con un certo disappunto da parte di Watson, perché arriva, soprattutto per le indagini più complesse, ad affumicare completamente il soggiorno del loro appartamento).

Il personaggio e il suo successo segnarono profondamente la carriera di scrittore di Doyle, tanto che dopo avere narrato ne L'ultima avventura la morte di Holmes, nel corso di un duello con l'arcinemico Moriarty presso le cascate di Reichenbach, fu costretto prima a realizzare un romanzo, Il mastino dei Baskerville, ambientato prima della sua morte, avvenuta nel 1891, quindi, grazie al fatto che il corpo del geniale investigatore non venne mai ritrovato, lo fece ritornare vivo e vegeto in attività ne L'avventura della casa vuota, ambientata nel 1894: tre anni di buio in cui Holmes si tiene nascosto, aiutando in segreto il governo britannico.

Dopo una carriera lunga ben 23 anni, 17 dei quali in collaborazione con Watson, Holmes si ritira prima nel Sussex a studiare l'apicoltura, quindi in una fattoria a cinque miglia da Eastbourne, dedicandosi alla filosofia e all'agricoltura, non prima di aver aiutato l'Inghilterra nel corso della Prima guerra mondiale.

Il personaggio creato da Conan Doyle è stato un punto di riferimento per molti dei successivi detective delle opere di fantasia, tra i quali Hercule Poirot, Ellery Queen, Nero Wolfe, Guglielmo da Baskerville protagonista de Il nome della rosa di Umberto Eco, Conan Edogawa protagonista del manga Detective Conan di Gosho Aoyama e il dottor Gregory House protagonista della serie televisiva Dr. House - Medical Division.
Il metodo scientifico
« Non c'è alcun ramo delle scienze investigative così poco praticato, eppure tanto importante, qual è l'arte d'interpretare le orme. »

(Sherlock Holmes)

Il detective di Baker Street è il primo, se non ad applicare effettivamente, a rendere popolare la criminologia, cioè l'applicazione del metodo scientifico alle investigazioni criminali.

Holmes pone alla base una certa differenza tra l'osservazione dei particolari e la deduzione. Egli considera questi due aspetti come distinti, poiché l'osservazione porta ad alcune preliminari conclusioni, ma solo con la conoscenza di alcuni aspetti della vicenda si possono trarre delle conclusioni definitive. Tale metodo deriva direttamente da quello del dott. Joseph Bell, insegnante di Conan Doyle, che nella diagnosi medica propugnava prima l'attenta osservazione dei dettagli, poi la conclusione basata sulla raccolta di prove inoppugnabili.

Il metodo di Holmes è spesso basato sulla raccolta sul campo di prove e indizi, cosa che lo differenzia nettamente dal fratello Mycroft, comparso per la prima volta in L'interprete greco, in grado di risolvere, lui sì, un'indagine senza mai muoversi dalla propria residenza. Sherlock afferma che le capacità deduttive del fratello sono addirittura superiori alle proprie, ma che Mycroft non le impiega per pigrizia (dato che non si sposta mai più di poche centinaia di metri da casa).

Holmes pone infine una certa, importante differenza tra il guardare e l'osservare, dove solo l'abilità di cogliere i particolari può essere affinata con l'abitudine e l'esercizio.
Il Canone

Il Canone si compone di una serie di quattro romanzi e di 56 racconti, quasi tutti pubblicati sullo Strand Magazine. Tale ciclo di storie è suddiviso come segue:

Uno studio in rosso (A Study in Scarlet – 1887), romanzo
Il segno dei quattro (The Sign of Four – 1890), romanzo
Le avventure di Sherlock Holmes (The Adventures of Sherlock Holmes – 1892), raccolta di 12 racconti
Le memorie di Sherlock Holmes (The Memoirs of Sherlock Holmes – 1894), raccolta di 12 racconti
Il mastino dei Baskerville (The Hound of the Baskervilles – 1902), romanzo, nella cronologia del personaggio precede Le memorie
Il ritorno di Sherlock Holmes (The Return of Sherlock Holmes – 1905), raccolta di 13 racconti
La valle della paura (The Valley of Fear – 1915), romanzo
L'ultimo saluto di Sherlock Holmes (His Last Bow – 1917), raccolta di 7 racconti
Il taccuino di Sherlock Holmes (The Case-Book of Sherlock Holmes – 1927), raccolta di 12 racconti

Esistono inoltre altri racconti di Doyle meno noti, come La fiera per il campo (The field bazaar, 1896).

L'uscita non rispetta l'ordine cronologico dei racconti di Sherlock Holmes.
[modifica] Elementare, Watson!

Il modo di dire più tipico attribuito ad Holmes è la frase «Elementare, Watson!» (Elementary, my dear Watson!), quando egli spiega, con una certa sufficienza, all'amico medico la soluzione di un caso. In realtà questa celebre frase non è mai stata pronunciata testualmente dal personaggio nelle storie scritte da Doyle. In una pagina della raccolta Le memorie di Sherlock Holmes, nel racconto L'uomo deforme, Holmes, rispondendo a una domanda di Watson, fa semplicemente uso del modo di dire «Elementare!», riferito a un suo ragionamento; parimenti nel racconto L'avventura degli omini danzanti, dalla raccolta Il ritorno di Sherlock Holmes, rivolgendosi a Watson dice: «Ogni volta che glielo si spiega, qualsiasi problema diventa per lei elementare»; ne Il segno dei quattro dice: «La cosa è di una semplicità elementare». La frase «Elementare, Watson!» ha fatto la sua apparizione in uno dei tanti film sul grande detective.

La classica immagine in cui il detective indossa il deerstalker (il cappellino da cacciatore) e fuma la pipa calabash (la caratteristica pipa ricurva a forma di proboscide) è a sua volta apocrifa: soltanto in un racconto Watson fa riferimento a un "berretto di stoffa aderente", ma non al deerstalker. In nessuna avventura si trova invece traccia della pipa calabash, mentre Holmes fuma indifferentemente pipa, sigari e sigarette.

Sia il modo di dire, sia la pipa e il cappello, divenuti per il grande pubblico gli elementi distintivi di Sherlock Holmes, dunque sono in realtà apocrifi, invenzioni posteriori, in genere di origine teatrale, riprese poi dal cinema. Fu l'attore americano William Gillette (1853-1937), uno dei primi e più celebri interpreti del detective, a mettere il deerstalker in testa all'eroe e la pipa ricurva in mano, anche se effettivamente era stato l'illustratore Sidney Paget (morto nel 1908) il primo a disegnarlo con il caratteristico cappello da cacciatore. Gillette portò Holmes sul palco per oltre 1300 volte, interpretandolo inoltre in un film muto e nel primo dramma radiofonico dedicato al detective di Baker Street.
[modifica] Onorificenze

Sebbene sia un personaggio fittizio della letteratura, Sherlock Holmes, in alcuni racconti, viene indicato come insignito della Legion d'Onore.
Cavaliere della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere della Legion d'Onore

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Basil Rathbone SHERLOCK HOLMES: TERROR BY NIGHT (1946) Full Movie

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